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Occasioni immobiliari a Kiev: Esploriamo le zone più prestigiose e i prezzi medi di mercato durante il periodo di guerra

Introduzione: Nonostante il periodo di conflitto che ha colpito l’Ucraina, la città di Kiev continua a offrire interessanti opportunità nel settore immobiliare. In questo articolo, esploreremo alcune delle zone più prestigiose di Kiev e analizzeremo i prezzi medi di mercato durante il periodo di guerra. Scopriremo come questa situazione ha influenzato il mercato immobiliare e quali potrebbero essere le opportunità per gli acquirenti interessati a investire o stabilirsi nella capitale ucraina.

  1. Pechersk: La zona di Pechersk è una delle più prestigiose di Kiev. Situata vicino al centro della città, è caratterizzata da eleganti residenze, lussuosi appartamenti e un ambiente tranquillo. Durante il periodo di guerra, i prezzi immobiliari in questa zona potrebbero aver subito fluttuazioni, offrendo opportunità per gli acquirenti interessati a investire a prezzi competitivi.

Prezzo medio degli appartamenti a Pechersk durante la guerra: 2.300€ mq

  1. Podil: Podil è un quartiere storico e affascinante di Kiev, noto per la sua animata vita di quartiere, i caffè, i ristoranti e le attrazioni culturali. Durante la guerra, i prezzi immobiliari in questa zona potrebbero essere stati influenzati dalle dinamiche del conflitto. Tuttavia, ci potrebbero essere ancora occasioni interessanti per coloro che cercano un’esperienza autentica nel cuore di Kiev.

Prezzo medio degli appartamenti a Podil durante la guerra: 1.800 mq

  1. Khreshchatyk: Khreshchatyk è la via principale di Kiev e il centro nevralgico della città. È una zona ricca di negozi, ristoranti, hotel e uffici. Durante la guerra, i prezzi immobiliari in questa zona potrebbero aver subito delle fluttuazioni significative. Gli acquirenti potrebbero trovare opportunità di investimento interessanti o prezzi più convenienti rispetto al periodo pre-conflitto.

Prezzo medio degli appartamenti a Khreshchatyk durante la guerra: 1.600€ mq

Conclusioni: Nonostante la situazione di guerra che ha colpito l’Ucraina, il mercato immobiliare di Kiev offre ancora interessanti occasioni per gli acquirenti. Le zone prestigiose come Pechersk, Podil e Khreshchatyk potrebbero presentare prezzi competitivi durante il periodo di guerra, offrendo opportunità di investimento a lungo termine o la possibilità di stabilirsi in una delle città più affascinanti dell’Ucraina. Tuttavia, è importante valutare attentamente gli aspetti legali, la sicurezza e le prospettive future prima di prendere decisioni di acquisto.

https://www.properstar.it/ucraina/kiev/in-vendita/appartamento

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Vendesi Monolocale Corso di Porta Ticinese

Affascinante appartamento ristrutturato in vendita a Milano, situato al secondo piano di un edificio storico nel rinomato Corso di Porta Ticinese. Questo delizioso appartamento di 47 mq offre un ambiente accogliente e moderno, ideale per chi cerca un’abitazione nel cuore della città.

L’appartamento vanta una ristrutturazione di qualità, con finiture eleganti e dettagli curati. L’ampio soggiorno è luminoso e spazioso, offrendo un ambiente ideale per rilassarsi e intrattenere gli ospiti. La cucina, moderna e completamente attrezzata, è perfetta per sperimentare nuove ricette.

La camera da letto è accogliente e ben illuminata, fornendo un rifugio tranquillo per riposarsi dopo una lunga giornata. Inoltre, l’appartamento dispone di un balcone che affaccia sul suggestivo Parco delle Basiliche, regalando una vista piacevole e rilassante.

La posizione centrale di Corso di Porta Ticinese offre accesso immediato a una vasta gamma di servizi, tra cui negozi di moda, ristoranti, caffè e molto altro ancora. La zona è ben collegata ai mezzi pubblici, facilitando gli spostamenti in tutta la città.

Questo appartamento è l’opportunità perfetta per coloro che desiderano vivere nel cuore di Milano, in un ambiente raffinato e confortevole. Il prezzo di vendita per questa proprietà unica è di 300.000 euro, rappresentando un ottimo investimento nel mercato immobiliare milanese.

Non lasciarti sfuggire questa occasione, contattaci oggi stesso per prenotare una visita e scoprire di persona il fascino di questo appartamento ristrutturato nel cuore di Milano.

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Il Crowdfunding: La Nuova Frontiera del Finanziamento Collettivo

Il Crowdfunding: La Nuova Frontiera del Finanziamento Collettivo

Introduzione: Il crowdfunding, o finanziamento collettivo, ha rivoluzionato il modo in cui le persone raccolgono fondi per le proprie idee, progetti e iniziative. Grazie alla potenza della connettività digitale e alla condivisione su piattaforme online specializzate, il crowdfunding ha aperto nuove opportunità per i creatori, gli imprenditori e gli artisti di ottenere il sostegno finanziario di una vasta comunità di sostenitori. In questo articolo, esploreremo il fenomeno del crowdfunding, i suoi benefici e le sue implicazioni nel contesto dell’economia moderna.

Cos’è il Crowdfunding: Il crowdfunding è un processo mediante il quale un gruppo di persone contribuisce con piccole somme di denaro per finanziare un progetto specifico. Questo può avvenire attraverso piattaforme online dedicate, dove i creatori presentano la loro idea e chiedono il supporto finanziario della comunità. Ci sono diversi tipi di crowdfunding, tra cui il crowdfunding di donazione, il crowdfunding di ricompensa, il crowdfunding di prestito e il crowdfunding di equity. Ognuno di essi ha delle caratteristiche e delle finalità diverse.

I Benefici del Crowdfunding: Il crowdfunding offre numerosi vantaggi sia per i creatori che per i finanziatori. Per i creatori, rappresenta una possibilità di accedere a finanziamenti senza dover fare affidamento sui tradizionali canali di finanziamento, come banche o investitori. Questo consente loro di mantenere il pieno controllo del proprio progetto e di testarne la validità direttamente sul mercato. Inoltre, il crowdfunding permette di creare un rapporto di fiducia con la comunità di sostenitori, che potrebbe portare a ulteriori opportunità di sviluppo e visibilità.

Per i finanziatori, il crowdfunding offre la possibilità di sostenere progetti in cui credono e di contribuire all’innovazione e alla creatività. Possono scegliere di partecipare con somme piccole o grandi, a seconda delle proprie possibilità, e diventare parte integrante del processo di realizzazione di un’idea.

Implicazioni e Considerazioni: Nonostante i numerosi vantaggi, il crowdfunding presenta anche alcune sfide e considerazioni importanti. È fondamentale che i creatori siano trasparenti e onesti nella presentazione dei loro progetti e nel trattamento dei finanziamenti raccolti. Allo stesso tempo, i finanziatori devono essere consapevoli dei rischi connessi al crowdfunding, come la possibilità che un progetto non raggiunga i risultati attesi o che non venga realizzato.

Inoltre, è importante valutare attentamente la scelta della piattaforma di crowdfunding, poiché esistono diverse opzioni disponibili, ognuna con le proprie politiche, commissioni e requisiti.

Conclusioni: Il crowdfunding ha rivoluzionato il modo in cui le persone raccolgono fondi per i propri progetti e ha aperto nuove opportunità per l’innovazione e la creatività. Attraverso piattaforme online specializzate, i creatori possono condividere le loro idee con una vasta comunità


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Affittasi locale commerciale in via Carlo Farini Milano

Affittasi spazioso fondo commerciale di 250 mq nel vivace quartiere di Via Carlo Farini a Milano. Attualmente adibito a ristorante, questo locale offre un’ottima opportunità per coloro che desiderano avviare o espandere la propria attività in una posizione strategica.

Il fondo commerciale vanta un ampio spazio interno di 250 mq, che può essere personalizzato e adattato alle esigenze specifiche del nuovo inquilino. Tre bagni separati sono disponibili per garantire il massimo comfort per i clienti e il personale.

Una caratteristica distintiva di questo locale è la spaziosa veranda, che offre un’area esterna ideale per creare un’atmosfera accogliente e invitante. È il luogo perfetto per ospitare tavoli aggiuntivi o per creare una zona lounge all’aperto.

La posizione in Via Carlo Farini è rinomata per la sua vivace atmosfera e la presenza di numerosi negozi, ristoranti e bar di tendenza. La zona è frequentata sia da residenti che da turisti, offrendo un alto potenziale di afflusso di clientela.

L’affitto mensile per questo spazioso fondo commerciale è di 4.500 euro. Si richiede un contratto di locazione a lungo termine per garantire stabilità e continuità nel settore.

Non perdere l’opportunità di avere un fondo commerciale di prestigio in una delle zone più ricercate di Milano. Contattaci oggi stesso per organizzare una visita e scoprire tutto il potenziale di questo locale adattabile e versatile in Via Carlo Farini 31.

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Europa si spartisce la ricostruzione della Ucraina, Italia resta al palo

L’Italia si sarebbe aggiudicata, insieme alla Polonia, il Donetsk. Che per metà è già nelle mani dei russi e presto potrebbe essere del tutto perduto.

La guerra continua ma la ricostruzione è già cominciata. Sulla carta. E in base alla prima sventagliata di slide mostrate alla Conferenza di Lugano, l’Italia si sarebbe aggiudicata, insieme alla Polonia, il Donetsk. Che per metà è già nelle mani dei russi e presto potrebbe essere del tutto perduto, considerando che i civili stanno già fuggendo in massa.

La parte del leone la faranno i due Paesi che più di tutti si sono impegnati finanziariamente e militarmente a sostegno di Zelensky: la Gran Bretagna che si occuperà della capitale, Kiev, e gli Stati Uniti che si prenderanno cura della seconda città del Paese, anche ieri sotto bombardamento, Kharkiv.

Americani e britannici avranno poi la responsabilità maggiore della ricostruzione delle forze armate ucraine e dei loro arsenali.

Meloni si crede un grande primo ministro che tutela i cittadini italiani e di avere un ruolo importante nella politica Internazionale. Non ha capito che sta proseguendo la politica di Draghi e a livello internazionale non vale il due di picche❓️

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Norge Nus una casa per tutti

Con più di dieci anni di esperienza nella costruzione di case in legno prefabbricate, Norges Hus ha tutte le conoscenze necessarie per consegnare prodotti di qualità e soddisfare i clienti.La struttura di legno delle nostre case è stata sviluppata tenendo in considerazione le esigenze climatiche e le buone regole di costruzione. Usiamo solo legno massello di alta qualità.Creiamo case sane, efficienti ed ecologiche attraverso la giusta combinazione di buoni materiali e alte competenze.L’interesse per le case prefabbricate (in legno, acciaio e cemento) è in continuo aumento, tanto che ormai se ne conoscono pregi e caratteristiche. Ma cosa serve per costruire una casa prefabbricata in Italia? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su permessi e responsabilità.

Anche le case prefabbricate, infatti, al pari delle abitazioni costruite in maniera tradizionale, sono soggette alla normativa edilizia e non possono essere costruite senza concessione o su un terreno non edificabile. Sono diversi, quindi, gli aspetti da tenere a mente per capire dove si può collocare una casa prefabbricata ma, soprattutto, per farsi un’idea di quanto i prezzi possano aumentare con i costi accessori.

Per costruire una casa prefabbricata, infatti, è necessario compiere tutti i passi burocratici che riguardano anche l’edilizia “tradizionale”. L’errore da non commettere, è pensare che una volta prodotti i moduli in fabbrica, la struttura si possa posizionare ovunque. Ecco alcuni degli aspetti fondamentali da considerare.

Come detto, per realizzare una casa prefabbricata bisogna seguire lo stesso iter burocratico delle case tradizionali, trattandosi a tutti gli effetti di edilizia. Il primo passo da compiere, quindi, è l’indagine geologica che, che deve essere condotta da un tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere.

Questa figura professionale deve infatti ricoprire il ruolo di direttore dei lavori, diventandone il soggetto responsabile. Al tecnico abilitato vanno successivamente affiancate altre figure professionali. Nello specifico devono occuparsi di indagine geologica del terreno edificabile, della sicurezza del cantiere e del progetto dei sistemi di riscaldamento, dell’impianto idraulico e dell’impianto elettrico.

Il progettista, invece, è il professionista incaricato di fornire la documentazione tecnica necessaria da presentare entro i tempi stabiliti. Il progetto della casa prefabbricata deve essere esaminato da una Commissione Edilizia o da un’istruttoria interna. Questo perché il terreno o il territorio di costruzione potrebbero essere soggetti a vincoli storico-paesaggistici o ambientali.

Alla fine dell’indagine geologica del terreno si potranno ottenere dati molto utili sulla morfologia e sulla tipologia del terreno, e sull’eventuale presenza di faglie e di corsi d’acqua. Dopo aver analizzato questi dati, risulterà più facile individuare la soluzione costruttiva adatta, calcolando al dettaglio il progetto della casa.

In questi casi si può fare ricorso al parere preventivo della Soprintendenza ai Beni Ambientali. A seconda dei regolamenti comunali, potrebbe essere sufficiente la presentazione della DIA (dichiarazione di inizio attività). Le case prefabbricate, che garantiscono una maggiore efficienza energetica, hanno più probabilità di ottenere i permessi e le autorizzazioni necessarie per costruire.

Al termine della relazione geologica sui parametri fisico-chimici del terreno dove si intende costruire, il passo successivo è depositare il progetto al genio civile nel Comune di pertinenza. Le norme della zona e le direttive di sicurezza sui cantieri vanno rispettate in base al Testo Unico 81/08. É necessario ottenere la concessione edilizia (DIA o permesso di costruire), comunicando all’Amministrazione l’Inizio e la Fine dei lavori di costruzione.

Spetta all’amministrazione comunale, poi, concedere o meno il permesso e l’autorizzazione di costruzione. Il processo, e di conseguenza le tempistiche per il rilascio, non ha dei tempi certi e quindi varia da Comune a Comune ed è proprio questo l’aspetto che rischia di incidere di più sui tempi di consegna di una casa prefabbricata che, generalmente, dal momento in cui si hanno tutti i permessi impiega 6 mesi per essere consegnata.

Va specificato che, proprio come accade con le case tradizionali in muratura, è vietato costruire case prefabbricate su un terreno agricolo. Mentre per quanto riguarda le zone sismiche, in cui spesso si sceglie l’opzione prefabbricata perché particolarmente indicata per caratteristiche, è necessario presentare una relazione di verifica sismica dell’intero edificio oltre a valutare e studiare i regolamenti comunali.

Il progetto dell’abitazione e la concessione edilizia sono imprescindibili per richiedere l’allaccio alla rete elettrica. Mentre per posare una casa prefabbricata in zone demaniali, oltre al progetto dell’abitazione e concessione edilizia bisogna ottenere anche un’autorizzazione da richiedere alla capitaneria di porto della zona di pertinenza.

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Il nuovo scalo Farini firmato Coima

A quasi sette anni dalla sottoscrizione dell’Accordo di programma per la riqualificazione dei sette ex scali ferroviari milanesi tra Fs Sistemi Urbani, Comune e Regione, parte il lancio della procedura di vendita dell’ex scalo Farini e, in parallelo, dell’ex scalo San Cristoforo, aree che ammontano complessivamente a 360 mila metri quadrati di superficie lorda. L’operazione è stata presentata ieri mattina in uno degli antichi magazzini dello scalo Farini, la cui costruzione risale al 1921 e in cui sarà collocata la nuova sede dell’Accademia di Brera e il limitrofo studentato.Ma ieri il focus era sul terreno esterno alla nuova Brera, un’area dove sorgeranno case in edilizia libera e sociale e un parco lineare di oltre 30 ettari: il 65% dello scalo Farini è destinato al verde pubblico. Nel 2018 il concorso per il masterplan dell’area è stato vinto dal progetto “Agenti Climatici’’ del team Oma e Laboratorio Permanente. Adesso si passa alla fase successiva dell’operazione. L’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani Umberto Lebruto spiega che “la vendita degli scali Farini e San Cristoforo si articolerà in tre fasi. La chiusura della cessione e la scelta dell’operatore immobiliare avverranno entro fine anno. La fine dei lavori? Entro dieci anni”.

Tempi lunghi , perché l’operazione è complessa. Oltre alla bonifica dei terreni, infatti, è necessario lo spostamento della linea ferroviaria Milano-Varese. Lebruto afferma che “l’obiettivo è realizzare un quartiere innovativo, che guardi all’inclusione e alla sostenibilità ambientale”.

Scalo Farini è l’ultimo tassello in centro città su cui i privati potranno investire per un’operazione di sviluppo immobiliare (San Cristoforo rimarrà a verde): “La stima dell’incasso dalla vendita dell’area? Per ora non c’è, i valori di mercato cambiano sensibilmente – prende tempo l’ad di Fs Sistemi Urbani –. L’ex scalo di Porta Romana è stato venduto l’anno scorso per più di mille euro a metro quadrato di slp (superficie lorda a pavimento).

I soldi che entreranno nelle casse di Fs con la vendita dello scalo Farini saranno un tesoretto da investire su altre infrastrutture ferroviarie a Milano: di sicuro 50 milioni di euro per la realizzazione della circle line”, la linea ferroviaria urbana che corre intorno alla città ma a cui manca il collegamento a ovest per chiudere il cerchio. Fs Sistemi Urbani, intanto, sta per concludere la vendita dell’area nello scalo Farini destinata a ospitare l’ampliamento dell’Accademia di Brera (20 mila mq di slp), che sarà affiancata da uno studentato (10 mila mq slp).

Il Comune è soddisfatto per la vendita dei due ex scali, la più lenta tra le sette aree, anche a causa di un ricorso al Tar. “L’iter per la riqualificazione dello scalo Farini ha avuto una partenza un po’ ritardata rispetto agli altri scali, ci sono problemi logistici piuttosto complessi da risolvere da parte di Fs, in primis lo spostamento di una linea ferroviaria”, dice l’assessore alla Riqualificazione Urbana Giancarlo Tancredi”, che sottolinea: “Nello scalo Farini è prevista una quota del 22% di housing sociale. Noi abbiamo chiesto a Fs Sistemi Urbani di incrementare questa quota di alloggi sociali. Ci siederemo a un tavolo a discuterne”. Lebruto assicura che Fs Sistemi Urbani è disponibile a incrementare la quota. Tancredi, infine, fa i conti: “Nei sette scali sono previsti 3 mila alloggi di housing sociale in cui andranno ad abitare 10 mila milanesi”.

Scopri di piu’ sul progetto:  https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/scalo-farini-san-cristoforo-progetto-jvolw3z1

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Montichiello un piccolo gioiello della Toscana

Monticchiello è una frazione del comune italiano di Pienza, nella provincia di Siena, in Toscana.È un tipico borgo medioevale immerso nella campagna senese. Monticchiello sorge a 500 metri sul livello del mare e al 2011 vi risiedevano 202 abitanti.Il 6 aprile 1944 Monticchiello fu teatro di un importante evento della Resistenza: la cosiddetta “Battaglia di Monticchiello”. Un gruppo composto da 70 partigiani resistette combattendo a 450 soldati repubblichini, riuscendo a metterli in fuga. Durante la battaglia persero la vita Mario Mencatelli, poi onorato con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria e Marino Cappelli, catturato dai fascisti e ucciso sul posto.Per accedere al borgo di Monticchiello non si può sbagliare, c’è una sola strada che conduce al suo unico ingresso rappresentato dalla porta Sant’Agata. La porta costituisce una delle più antiche testimonianze della cinta muraria medievale di Monticchiello, cinta in parte ancora visibile grazie ad un camminamento pedonale che parte dalla porta e permette la visione dei resti e di alcune torri. La porta è stata recentemente restaurata e riportata al suo splendore assieme alla torre laterale ed ad alcuni edifici circostanti. Superata la porta si può procedere dritto e imboccare una stradina in leggera salita che porta alla Pieve dei Santi Leonardo e Cristoforo. La chiesa, dalle forme gotiche e risalente alla seconda metà del XIII secolo, si propone con una ampia scalinata antistante. La facciata, realizzata in blocchi squadrati di arenaria, appare divisa in due parti, nella parte inferiore emerge un bel portale in travertino lavorato. L’interno, ad unica navata, conserva alcuni interessanti affreschi trecenteschi anche se molti di essi sono andati perduti. Sul fianco della chiesa una bella benchè semplice piazzetta alberata che rappresenta il cuore del borgo così come quella sul fianco opposto che viene utilizzata per spettacoli in particolare per le rappresentazioni del Teatro Povero (vedi curiosità). La visita può proseguire salendo nel punto più alto di Monticchiello dove un tempo sorgeva la Rocca, oggi rimane solo il Cassero senese non accessibile al pubblico.Non c’è molto altro da vedere a Monticchiello, dal Cassero si può osservare un altro tratto di mura con torri e camminamenti di ronda, oppure tornando verso la porta d’ingresso si possono percorrere alcuni vicoli e angoli caratteristici, un tour che non richiede molto tempo vista la grandezza del borgo. A Montichiello ci sono pochi ristoranti il migliore per qualita’ e prezzo e’ certamente la Taverna del Bronzone 

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Le case piu’ belle di Roma

Roma Caput Mundi, Citta’ eterna, culla della civilta’ occidentale e capitale del Cristianesimo ma anche Roma capoccia e Roma ladrona…. Sono solo alcuni degli appellativi per descrivere questa magica citta’ che si rivela agli occhi dei turisti un concentrato di arte, storia, architettura e che da tre secoli continua a non avere rivali tra le mete preferite del turismo internazionale. Roma e’ una citta’ che offre davvero di tutto, un vero e proprio museo all’aperto dove, ovunque si guardi, possibile ammirare le tracce di una storia e di una cultura millenaria. Negli ultimi anni, poi, la citta’ ha saputo rinnovarsi tenendo conto soprattutto delle ultime tendenze artistiche con un sguardo attento sul panorama internazionale. Ma a Roma troviamo anche dei prestigiosi appartamenti degni di nota.

E’ impossibile fare una scelta tra le splendide ville dell’Appia Antica a Roma. Tra tutte sicuramente quella di Sophia Loren e Carlo Ponti- messa in vendita a ben 19 milioni di euro un paio di anni fa- merita una menzione speciale. Si tratta di un casale lussuosamente restaurato, ricco di spazi verdi, portici, vetrate ed ambienti accoglienti che hanno ospitato star del jet set internazionale. L’Appia Antica, con la sua quiete e la sua storia ospita numerose dimore di vip e ricchissimi, tutte cariche di un fascino unico. Imperdibili da vedere se possibile e da acquistare se si ha un bel budget a disposizione.Il centro storico di Roma offre meravigliosi attici, molti con terrazzi ampi e vivibili che si affacciano su vie e piazze meravigliose, il cuore della città. Tra questi è facile ricordare quello in cui sono state girate alcune scene de “La Grande Bellezza”, l’attico di Jep Gambardella. A volte la bellezza di una casa è assolutamente nel luogo in cui si trova. Tutto il resto è un accessorio. Il mercato immobiliare offre comunque numerosi attici nel centro della Capitale, piccoli e grandi, tutti con vista mozzafiato.L’Eurosky Tower è un capolavoro di architettura moderna ed ecosostenibile che si trova nella zona residenziale dell’EUR. Si tratta di un grattacielo di 28 piani, alto 120 metri che ospita numerosi appartamenti ed attici di lusso.L’arredamento è moderno, come del resto lo stile generale dell’edificio: tutto è automatizzato (la domotica è d’obbligo!) ed in modalità touch, dall’apertura e chiusura delle serrande fino all’intensità della luce nelle varie stanze; anche per la raccolta differenziata dei rifiuti c’è una comoda novità: si inserisce tutto in una botola, senza scendere i 28 piani. Non mancano ovviamente nell’edificio anche un giardino pensile ed un’area fitness corredata di SPA. Insomma una vera dimora da Re del terzo millennio.

Alcune case a Roma raccontano a fondo la storia: della città, della famiglia o dell’artista che vi ha vissuto. Sono gioielli della cultura oltre che dell’architettura e dell’arredo, per lo più d’epoca. A tal punto che sono diventate dei veri e propri musei da visitare. Qualche esempio? La casa di De Chirico in Piazza Navona al n° 31, occupa 3 piani del Palazzetto dei Borgognoni. Vi ha vissuto gli ultimi decenni della sua vita e la sua casa ancora respira dell’arte e del movimento culturale del quale fu promotore. Nei pressi, in Via del Corso 18 si trova invece la casa di Goethe. Qui lo scrittore ha vissuto nel suo periodo di soggiorno a Roma. L’abitazione è ancora piena di diari e scritti dell’artista. Ma c’è poi l’appartamento di Pietro Canonica nel cuore di Villa Borghese, così come la casa che ha ospitato a lungo Alberto Moravia, in Lungotevere della Vittoria, tanto per fare solo pochi esempi.

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Le case del Nord Europa tra tetti a spiovente e interni bianchi

Se sei stato in Islanda, sicuramente ti sarai imbattuto in alcune strane abitazioni che sembrano sbucare direttamente dal terreno.

Tetti a spiovente ricoperti di erba: questo il loro tratto distintivo.Sono le turf house islandesi, esempio di architettura eco sostenibile candidata a patrimonio UNESCO.Un modo di costruire che ha origini lontaneI primi esempi di turf house risalgono al nono secolo, quando la tradizione di ricoprire le case di un tappeto erboso fu introdotta dai coloni nordici, in particolare dai Vichinghi.Questa tecnica permette di coibentare le abitazioni per contrastare i climi rigidi invernali tipici delle regioni dell’Europa settentrionale.Norvegia, Irlanda, Scozia, Olanda, Groenlandia. In tutti questi Paesi la pratica di ricoprire i tetti di torba (in inglese, appunto, “turf“) veniva usata per realizzare le dimore delle classi meno abbienti.A differenza degli altri, l’Islanda si è distinta per un comportamento differente.Le turf house non erano destinate solo ai più poveri, ma la tecnica del tappeto erboso veniva utilizzata per tutte le classi economiche e per tutti i tipi di edifici: dalle case alle chiese, dalle stalle alle scuole.Questo ha permesso all’esempio di bio edilizia islandese di rientrare nelle candidature al patrimonio dell’UNESCO come “espressione dei valori culturali della società, in grado di adattarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici che hanno avuto luogo attraverso i secoli“.Un esempio di architettura vernacolare (dal latino “vernaculum“, tutto ciò che veniva realizzato localmente) sopravvissuta fino ai giorni nostri.Come suggerisce il nome, la torba – composto organico costituito da resti vegetali – è il principale materiale utilizzato per ricoprire le sommità e le pareti delle turf house.L’utilizzo della torba presenta una serie di vantaggi. Oltre a essere abbondante in Islanda, è un ottimo isolante che trattiene il calore mantenendo uniforme la temperatura interna all’abitazione, senza lasciar passare inflitrazioni.

Oltre all’erba, gli altri protagonisti delle costruzioni sono elementi di origine naturale: legno per la struttura e per le pareti interne e pietra per quelle esterne e, talvolta, per la base del tetto.

Trattandosi di materiali provenienti dall’ambiente, è necessario un rinnovamento periodico per far fronte al naturale processo di deterioramento: il manto erboso va sostituito dopo 20-70 anni, mentre la pietra e il legno possono essere riutilizzati.Con il passare del tempo, inoltre, la forma delle “case di torba” si è adattata al contesto evolutivo.Se in origine la casa tradizionale era composta da un unico volume, successivamente si è ampliata fino a diventare un gruppo di piccole abitazioni collegate da un unico passaggio e dotate di una parte sopraelevata adibita a zona notte.Le turf house, testimonianza diretta di una lunga tradizione storica e solido collegamento con il passato