Uncategorized

Iran entra a far parte della SCO

IRAN ENTERÀ A FAR PARTE DELLA SCO A LUGLIO

 L’Iran entrerà a far parte della SCO (Organizzazione per la cooperazione di Shanghai) a luglio. La SCO è un’organizzazione intergovernativa composta da Russia, Cina e altri 6 paesi (che presto saranno 7) che comprende il 40% della popolazione mondiale. Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha anche affermato che l’Iran è un paese importante nel continente asiatico e cerca l’adesione ad alleanze regionali, oltre alla SCO, ai BRICS e all’Unione economica eurasiatica. (Fonte: Consolato Iraniano in Pakistan)

 

Uncategorized

Affittasi fondo commerciale Traversagna

Affittiamo fondo commerciale in Massa Cozzile 44/a localita’ Traversagna. L’ immobile di 125 mq e’ disposto su due livelli al primo piano e’ presente un bagno e un piccolo locale, al piano inferiore collegato con una scala interna e’ presente il locale caldaia e uno spogliatoio con due bagni. L’ immobile attualmente accatastato C/1 con si affaccia sul parcheggio pubblico di Massa e Cozzile a fianco del negozio di elettrodomestici Favini. Il fondo dispone di un accesso al piano seminterrato. La richiesta e’ di 750€ mensili + iva.

Uncategorized

Apri una societa’ in Polonia

La tassazione e' molto bassa, dopo il Brexit la Polonia e' la prima scelta sui cui puntare per fare business in Europa.

Il diritto commerciale polacco è disciplinato da una pluralità di atti normativi, tra i quali si segnalano:

il Codice Civile del 23.04.1964 e successive modifiche;
il Codice delle società commerciali del 15.09.2000 e successive modifiche;
la Legge sulla libertà dell’attività economica del 02.07.2004 e successive modifiche.
I cittadini stranieri dei Paesi UE ed EFTA (European Free Trade Agreement), rientranti nello Spazio Economico Europeo, possono condurre attività economica in Polonia sulla base delle stesse norme vigenti per i cittadini polacchi.
Si riportano qui di seguito le varie tipologie di conduzione dell’attività economica previste dalla legislazione polacca.

1. Impresa individuale (osoba fizyczna prowadząca działalność gospodarczą) e società di diritto civile (spółka cywilna)

1.1 Impresa individuale
Rappresenta la tipologia più semplice di conduzione dell’attività d’affari. Non richiede un capitale minimo, ma, al fine di renderla operativa, occorre procedere all’iscrizione al Registro dell’attività economica (Ewidencja działalności gospodarczej). Chi sceglie questa tipologia risponde illimitatamente con i propri beni personali di tutte le obbligazioni derivanti dall’attività d’impresa.

1.2 Società di diritto civile
E’ costituita da almeno due persone (fisiche o giuridiche) che, previa separata iscrizione nel Registro dell’attività economica, procedono alla stipula in forma scritta dell’atto costitutivo. La società di diritto civile è priva di personalità giuridica, non può acquisire alcun diritto né contrarre alcun debito. I soci rispondono illimitatamente con i propri beni personali delle obbligazioni sociali.
La società di diritto civile, mancando dello status tipico delle società secondo la normativa polacca, non può avere una propria ragione sociale. Resta salva la possibilità di sfruttare la ragione sociale dei suoi soci.
Ogni socio paga le tasse separatamente (IRPEF o IRPEG a seconda del suo status giuridico), partecipa agli utili e alle perdite in misura uguale, anche se lo statuto societario può stabile una diversa disciplina.
Ciascun socio ha il diritto di rappresentare la società.

2. Società commerciali (spółki handlowe)

Sono disciplinate dal Codice delle società commerciali e si distinguono essenzialmente in due categorie: società di persone e società di capitali.

2.1 Società di persone (spółki osobowe)

2.1.1 Società in nome collettivo (spółka jawna – Sp.j.)
E’ costituita da almeno due persone (fisiche, giuridiche od organizzazioni prive di personalità giuridica ma dotate di capacità legale) che procedono alla stipula in forma scritta dell’atto costitutivo, dopo di che deve essere iscritta nel Registro delle Imprese.
E’ obbligatoria l’indicazione nella ragione sociale del nome di almeno uno dei soci ed il riferimento alla forma societaria.
La società in nome collettivo è priva di personalità giuridica, ma può agire in nome proprio, essere titolare di diritti reali e personali, e ha legittimazione giurisdizionale attiva e passiva. In applicazione del principio di sussidiarietà nella responsabilità, i creditori sociali non possono escutere il patrimonio dei singoli soci se non dopo aver escusso il patrimonio sociale.
I soci rispondono solidalmente e illimitatamente per i debiti della società contratti prima dell’iscrizione.
A norma di legge, i soci partecipano in ugual modo agli utili e alle perdite, indipendentemente dal loro conferimento. Lo statuto societario può tuttavia prevedere un diverso criterio di ripartizione.
Ogni socio è tassato separatamente (IRPEF o IRPEG a seconda del suo status giuridico).
La società può essere rappresentata da ciascun socio o da un procuratore.

2.1.2 Società in accomandita semplice (spółka komandytowa – Sp.k.)
E’ costituita da almeno due persone (fisiche, giuridiche od organizzazioni prive di personalità giuridica ma dotate di capacità legale) che procedono alla stipula dell’atto costitutivo sotto forma di atto notarile, dopo di che deve essere iscritta nel Registro delle Imprese.
La società in accomandita semplice è priva di personalità giuridica, ma può agire in nome proprio, essere titolare di diritti reali e personali, e possiede legittimazione giurisdizionale attiva e passiva.
Tale tipologia di società prevede che vi sia almeno un socio che risponda solidalmente ed illimitatamente per i debiti della società (accomandatario) ed uno che risponda di quelli contratti dalla società limitatamente alla quota conferita (accomandante).
La società in accomandita semplice deve contenere nella ragione sociale il nome o la ragione sociale di un socio accomandatario.
Ogni socio paga le tasse separatamente (IRPEF o IRPEG a seconda del suo status giuridico).
I soci accomandatari possono agire in nome e per conto della società, mentre quelli accomandanti possono rappresentarla solo entro i limiti della procura loro conferita. La società può essere rappresentata anche da un procuratore.

2.1.3 Società in accomandita per azioni (spółka komandytowo-akcyjna – Sp.k.a.)
La principale differenza rispetto alla società in accomandita semplice è che questo tipo di società in accomandita può emettere azioni. Inoltre è richiesto un capitale iniziale di almeno 50.000 zloty.

2.1.3 Società di partner (spółka partnerska – Sp.p.)
A questo tipo di società fanno ricorso coloro che intendono svolgere in Polonia (anche) la libera professione (architetti, avvocati, dentisti, notai, ecc.).
E’ costituita da almeno due persone abilitate all’esercizio della libera professione prescelta, che procedono alla stipula dell’atto costitutivo sotto forma di atto notarile, dopo di che la società deve essere iscritta nel Registro delle Imprese.
La società è priva di personalità giuridica, ma può agire in nome proprio, essere titolare di diritti reali e personali, e ha legittimazione giurisdizionale attiva e passiva. Ogni socio risponde illimitatamente dei debiti comuni della società e delle obbligazioni assunte in proprio o dai suoi collaboratori. Non risponde, al contrario, dei debiti contratti nell’esercizio dell’attività professionale svolta da altri soci.
La ragione sociale deve portare il nome di almeno uno dei partner e deve dare un’indicazione del tipo di professione esercitata.
Ciascun socio paga l’IRPEF separatamente.
La società può essere rappresentata da ciascun socio o da un procuratore.

2.2 Società di capitali (spółki kapitałowe)

2.2.1 Società per azioni (spółka akcyjna – Sp.a.)
E’ costituita da uno o più soci fondatori (esclusa l’ipotesi di costituzione da parte di s.r.l. con socio unico), che procedono alla stipula dell’atto costitutivo sotto forma di atto notarile, dopo di che deve essere iscritta nel Registro giudiziario nazionale. Per diventare operativa, deve essere poi dotata del numero identificativo presso l’Ufficio Centrale di Statistica (Główny Urząd Statystyczny – GUS), aprire un conto bancario e fare richiesta del codice fiscale (numer identyfikacji podatkowej – NIP) all’Ufficio delle Tasse (Urząd Skarbowy – US). E’ richiesto un capitale minimo di 100.000 zloty.
La denominazione sociale di una s.p.a. può essere scelta liberamente e dovrà essere seguita dall’indicazione “spółka akcyjna”.
La società per azioni è dotata di personalità giuridica e risponde con il suo patrimonio per le obbligazioni sociali. I soci, invece, rispondono limitatamente alla quota sottoscritta. Le quote di partecipazione dei soci sono costituite da azioni.
La tassazione avviene mediante il pagamento dell’IRPEG.
Ogni s.p.a. deve obbligatoriamente avere tre organi: l’Assemblea degli Azionisti (che ne costituisce la massima autorità), il Consiglio d’Amministrazione (che ne gestisce gli affari e la rappresenta) ed il Collegio Sindacale (che ne sorveglia l’attività). La società può essere rappresentata anche da un procuratore.

2.2.2 Società a responsabilità limitata (spółka z ograniczoną odpowiedzialnością – Sp.z o.o.)
E’ costituita da uno o più soci fondatori (esclusa l’ipotesi di costituzione da parte di s.r.l. con socio unico), che procedono alla stipula dell’atto costitutivo sotto forma di atto notarile, dopo di che deve essere iscritta nel Registro giudiziario nazionale. Per diventare operativa, deve essere poi dotata del numero identificativo presso l’Ufficio Centrale di Statistica (Główny Urząd Statystyczny – GUS), aprire un conto bancario e fare richiesta del codice fiscale (numer identyfikacji podatkowej – NIP) all’Ufficio delle Tasse (Urząd Skarbowy – US). E’ richiesto un capitale minimo di 5.000 zloty.
La società a responsabilità limitata è dotata di personalità giuridica e risponde con il suo patrimonio per le obbligazioni sociali. I soci, invece, rispondono limitatamente alla quota conferita. Le loro quote di partecipazione non possono essere rappresentate da azioni.
Non si applicano particolari disposizioni riguardo alla ragione sociale. Sono ammessi nomi astratti o commerciali stranieri. Pertanto una s.r.l. italiana potrà conservare la propria denominazione sociale.
La tassazione avviene mediante il pagamento dell’IRPEG.
Ogni s.r.l. deve obbligatoriamente avere due organi: l’Assemblea dei Soci (che ne costituisce la massima autorità) ed il Consiglio d’Amministrazione (che ne gestisce gli affari e la rappresenta); il Collegio Sindacale è obbligatorio se il capitale supera i 500.000 zloty e il numero dei soci è superiore a 25. La società può essere rappresentata anche da un procuratore.

3 Gruppo europeo d’interesse economico (europejskie zgrupowanie interesów gospodarczych – E.Z.I.G.) e società europea (spółka europejska)

A seguito dell’ingresso della Polonia nell’Unione Europea (maggio 2004), il legislatore polacco ha adempiuto agli obblighi comunitari approvando la Legge del 4 marzo 2005, entrata in vigore il 19 maggio dello stesso anno, sul gruppo europeo d’interesse economico e la società europea.

3.1 Gruppo europeo d’interesse economico
Il gruppo europeo d’interesse economico è costituito da entità appartenenti a diversi Stati membri, non richiede un capitale iniziale e ha l’obiettivo non già di ottenere un profitto, ma di fornire un ausilio ai soggetti che lo compongono. La normativa polacca stabilisce che ai gruppi europei d’interesse economico aventi sede in Polonia trovano applicazione le disposizioni concernenti le società in nome collettivo.

3.2 Società europea
La società europea è una tipologia di società che può essere costituita sul territorio dell’Unione Europea e funziona sulla base di un regime di costituzione e di gestione unico, anziché essere sottoposta a normative nazionali differenti.
In Polonia, nella misura in cui tale tipologia di società non è regolamentata dalla legislazione comunitaria, essa è soggetta alla normativa nazionale sulle s.p.a.
Una società per azioni europea può essere costituita attraverso fusione, trasformazione o fondazione di una holding o di un’affiliata. Essa richiede un capitale iniziale di 120.000 euro.
Due sono le forme di gestione societaria fra le quali può scegliere una società europea: la prima è rappresentata dal modello dualistico (che, come nel caso delle s.p.a., si basa sulla suddivisione delle competenze fra assemblea dei soci, organo di direzione ed organo di controllo), la seconda dal modello monistico (assemblea dei soci ed organo di direzione).

4 Filiali e uffici di rappresentanza (oddziały/filie, przedstawicielstwa)

4.1 Filiali
Gli imprenditori stranieri possono istituire filiali sul territorio polacco al fine di svolgervi attività economiche. Queste ultime devono però rientrare nell’ambito di quelle svolte dall’imprenditore in patria.
La filiale deve essere iscritta nel Registro delle Imprese (che costituisce parte del Registro giudiziario nazionale) ed avere come denominazione quella dell’imprenditore estero nella lingua del Paese dove esso ha la sede legale, con l’aggiunta della traduzione in polacco della relativa tipologia d’impresa e delle parole “filiale in Polonia” (“oddział w Polsce”). Altri requisiti richiesti sono:

la tenuta di libri contabili separati in polacco;
la notifica entro 14 giorni al Ministero dell’Economia di ogni modifica di carattere legale e/o sostanziale.
4.2 Uffici di rappresentanza
In Polonia le imprese straniere possono costituire anche uffici di rappresentanza, i quali devono essere iscritti nell’apposito Registro tenuto dal Ministero dell’Economia. L’attività di detti uffici è volta alla promozione dell’impresa straniera che li ha costituiti.
Ciascun ufficio di rappresentanza dovrà adottare la denominazione dell’imprenditore estero nella lingua del Paese dove esso ha la sede legale, con l’aggiunta della traduzione in polacco della relativa tipologia d’impresa e delle parole “rappresentanza in Polonia” (“przedstawicielstwo w Polsce”).
Altri requisiti richiesti sono:

la tenuta di libri contabili separati in polacco;
la notifica entro 14 giorni al Ministero dell’Economia di ogni modifica di carattere legale e/o sostanziale.

Uncategorized

Civita’ di Bagnoregio il borgo piu’ bello d’ Italia

Tra i numerosi borghi italiani che rimangono impressi nel cuore di chi li visita, Civita di Bagnoregio merita certamente un posto d’onore. Se stai pensando di visitare questo gioiello della Tuscia, di seguito troverai tutte le informazioni per organizzare il tuo viaggio, sulle attrazioni da non perdere, su cosa fare e vedere e anche su cosa gustare.Collocata in una posizione davvero suggestiva, su un’altura di tufo circondata da due fiumi (il Rio Chiaro e il Rio Torbido), domina la Valle dei Calanchi, nel viterbese.Si racconta che il suo nome derivi dall’originario intento che ne ha determinato la costruzione: Civita ospita infatti una stazione termale, che sarebbe stata voluta dal re longobardo Desiderio allo scopo di curare la sua malattia. Ecco quindi che la città assunse il nome di Balneum Regis (letteralmente “il bagno del re”), ancora assonante con il nome attuale. La posizione strategica, insieme alla vicinanza della foce del Tevere, hanno determinato un florido sviluppo del paese, che godeva di ottime possibilità commerciali. Nel corso della sua storia, il borgo ha visto succedersi la civiltà etrusca, quella Romana, il Medioevo e il Rinascimento. Le sue strade sono quindi impregnate di cultura e custodiscono le memorie di un passato prestigioso. Oggi la sua realtà è completamente diversa rispetto al passato. Civita di Bagnoregio si è trasformata da ricca città commerciale a paese semi-abbandonato, anche se negli ultimi anni sta vivendo un grande interesse turistico. Purtroppo il suo destino è segnato inesorabilmente dall’erosione del tufo che la sostiene, a causa degli agenti atmosferici e dell’azione del fiume, oltre che dai terremoti che imperversano sul centro Italia. Questo paese infatti è anche conosciuto con l’appellativo “la città che muore”, e questa consapevolezza gli conferisce, agli occhi del visitatore, un alone incantato, che solo quei luoghi senza tempo sanno regalare. Nessuna parola può descrivere l’emozione che si prova attraversando le vie del borgo, ammirando le case medievali, gli antichi palazzi nobiliari ora adibiti a botteghe di artigiani, il paesaggio brullo plasmato dagli elementi. Se, da una parte, si respira una serenità difficile da trovare altrove, dall’altra ci si trova al cospetto della prossima fine di una città un tempo ricca e generosa. Civita di Bagnoregio si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo, al confine con Umbria e Toscana. Il modo migliore per raggiungere Civita di Bagnoregio è l’auto percorrendo l’autostrada A1 Roma – Firenze. Arrivando da nord potrai uscire a Orvieto mentre arrivando da sud prendi l’uscita di Attigliano. Da entrambe le uscite ci vogliono 30 minuti circa per arrivare a Civita di Bagnoregio. In treno le stazioni più vicine sono Viterbo e Orvieto ed è poi possibile raggiungere Civita in autobus o affittando un auto. L’aeroporto più vicino è quello di Roma-Fiumicino. Per visitare il borgo dovrai pagare un “biglietto di ingresso di 5 euro. Puoi acquistarlo alla biglietteria di Mercatello, in prossimità del ponte, o alla biglietteria di Piazzale Battaglini dove si trova uno dei parcheggi. Da Piazzale Battaglini puoi prendere la navetta per il Belvedere o andare a piedi (io ho preferito andare a piedi, ci vogliono circa 20 minuti).

Uncategorized

Valencia capitale del verde

Il suo impegno pionieristico per diventare una città climaticamente neutra e intelligente entro il 2030 e il suo modello di sviluppo urbano sostenibile le hanno fatto guadagnare questo titolo, in cui ha gareggiato come finalista insieme alla città italiana di Cagliari.Valencia è stata nominata Capitale verde europea 2024, un riconoscimento con cui la Commissione Europea riconosce e premia le città con più di 100.000 abitanti che hanno realizzato progetti per ridurre il loro impatto ambientale e migliorare la qualità della vita dei residenti e visitatori. L’annuncio è stato fatto nella città francese di Grenoble, attuale Capitale Verde Europea, dove i rappresentanti di Valencia hanno difeso la loro candidatura strettamente legata ai valori ambientali. Oltre alla creazione e alla tutela di spazi verdi come il Parco Naturale dell’Albufera, la huerta periurbana e i Giardini del Turia, la città è impegnata anche in iniziative di mobilità sostenibile, di buona gestione dei rifiuti urbani e di recupero di spazi pubblici come la Plaza del Ajuntamiento e la Plaza de la Reina, per citarne solo alcuni. Inoltre, Valencia vanta di altri importanti riconoscimenti sulla sostenibilità, come il titolo di Capitale europea del turismo intelligente 2022 e di Capitale dell’alimentazione sostenibile nel 2017. È stata inoltre pioniera nel misurare e compensare l’impronta di carbonio e acqua del turismo ed è una delle 100 città selezionate dall’Unione Europea per il progetto Cities Mission, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Questo premio, dal valore di 600.000 euro, dimostra che Valencia ha superato un esame sulla sostenibilità della città molto approfondito, incentrato sulla valutazione di 12 indicatori quali: aria, rumore, rifiuti, acqua, natura e biodiversità, usi del suolo, eco-innovazione, mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, mobilità, efficienza energetica e governance. È la prima volta che Valencia si candida a Capitale Verde Europea, un riconoscimento che finora era stato assegnato a una sola città spagnola (Vitoria, 2012) , che la rende un punto di riferimento per le politiche di sostenibilità urbana e transizione ecologica. Valencia ha spazi verdi ovunque. Alcuni dei tesori che possiede, veri e proprio polmoni verdi, sono il Giardino del Turia, l’antico alveo del fiume che, da quando è stato inaugurato nel 1986, si è trasformato e adattato alla città, ma anche ai suoi cittadini e al loro modo di vivere. Con oltre 120 ettari di superficie e 12 chilometri di lunghezza, è il parco urbano più lungo d’Europa. Altre aree come il Parco Naturale dell’Albufera, il Parco Naturale del Turia, il frutteto periurbano e il Mar Mediterraneo, costituiscono il principale gruppo di aree verdi e naturali della città di Valencia e dei suoi dintorni. Negli ultimi anni Valencia ha subito diversi cambiamenti nel nucleo urbano. La pedonalizzazione del centro e delle zone più importanti della città sono state trasformate grazie ai progetti sviluppati nell’ambito della Strategia Urbana 2030, che mira a fare di Valencia una delle prime città a emissioni zero in Europa. La Plaza de la Reina, recentemente inaugurata, così come le strade che circondano il Mercato Centrale, o prossimamente la Piazza del Municipio, libereranno il centro di Valencia dal traffico per trasformare Valencia in una città per pedoni. Va inoltre ricordato che le strade di Valencia dispongono di una rete di oltre 160 chilometri di piste ciclabili che contribuiscono a ridurre le emissioni.