Economia

L’ egemonia del dollaro statunitense si e’ conclusa

Andrei Kostin, a capo della banca VTB, la secondo banca della Russia, ha dichiarato in un’intervista a Reuters che il dollaro statunitense sta affrontando la fine della sua egemonia nel sistema finanziario globale a causa dell’ascesa dello yuan cinese. “La lunga era storica del dominio del dollaro sta per finire”, ha dichiarato, aggiungendo che lo yuan dovrebbe essere completamente convertibile se il gigante asiatico aspira a diventare “la prima potenza economica globale”. Ha inoltre rivelato che la sua banca sta studiando la possibilità di utilizzare la valuta cinese per i pagamenti con i Paesi terzi. Per quanto riguarda le sanzioni imposte alla Russia, ha affermato che si tratta di una decisione politica che “si sarebbe ritorta contro l’Occidente” e che l’economia della nazione eurasiatica non si lascerà piegare dall’Occidente. “Le sanzioni sono negative e, ovviamente, ne soffriamo, ma l’economia si è adattata”, ha detto, assicurando che Mosca troverà “altre opportunità” nel caso in cui le misure restrittive “vengano intensificate, inasprite, alcune finestre vengano chiuse”. Commentando il conflitto in Ucraina, ha detto che il mondo “sta entrando in una guerra calda”. “Non è fredda quando ci sono così tante armi occidentali e così tanti servizi e consiglieri militari occidentali coinvolti”, ha detto, avvertendo che la situazione è “complicata e allarmante” e persino “peggiore” di quella della Guerra Fredda.
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Tassi sui mutui alle stelle: si ferma il mercato immobiliare

I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono pari al 4,3% (3,5% nel mese precedente). Sempre in marzo i prestiti al settore privato sono cresciuti dello 0,3% sui dodici mesi (+1,1 a febbraio). I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,9% (in rallentamento rispetto al +2,5% del mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1% (-0,5% nel mese precedente).A marzo, i depositi del settore privato sono diminuiti del 3,2% sui dodici mesi, in ulteriore calo rispetto al -2,3% di febbraio. La raccolta obbligazionaria è aumentata dell’8,9%, in netta accelerazione rispetto al +3,9% di febbraio.
La stretta monetaria pesa sui finanziamenti di famiglie e imprese. L’ultima analisi della Fabi mostra che le rate nei prossimi mesi potrebbero crescere anche del 65%. Secondo i calcoli di Facile.it, l’ultimo aumento dei tassi della Bce potrebbe portare le rate di un mutuo variabile standard (di importo pari a 200 mila euro con scadenza a 25 anni) a salire del 50% rispetto alla rata di giugno 2022. Secondo le simulazioni, se l’incremento Bce si riflettesse in maniera speculare sull’Euribor, la rata di un mutuo a tasso variabile con queste caratteristiche passerebbe dai 745 euro di giugno scorso a circa 1.099 euro dopo il rialzo di maggio, con un incremento di 354 euro. I futures sull’Euribor inoltre scontano che il tasso a tre mesi arrivi a settembre 2023 al suo picco. In questo caso la rata salirebbe a 1.170 euro, con tassi intorno al 5%.

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Il ritorno al gold standard segna la fine dell’ elite

Gianmarco Landi: Il ritorno al Gold Standard è la fine dell’ élite

Gianmarco Landi sale in cattedra e riscrive correttamente la Storia.

“La farsa della seconda guerra mondiale è servita all’élite per disancorare le monete dall’oro, al fine di realizzare la schiavitù dei popoli”

Ormai è risaputo che l’élite nelle guerre, per poter giungere ai loro obiettivi, finanziasse entrambi gli schieramenti.
Obiettivi, che senza conflitti di quelle proporzioni, non avrebbero mai raggiunto.
Si, è il solito schema di Problema-Reazione-Soluzione.

La manipolazione e schiavizzazione dell’Umanità esiste quindi da secoli, ed è stata eseguita in modo programmato, scientifico, atomico.

Da adesso, la Storia, iniziano a scriverla i Popoli.