Tassi sui mutui alle stelle: si ferma il mercato immobiliare
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono pari al 4,3% (3,5% nel mese precedente). Sempre in marzo i prestiti al settore privato sono cresciuti dello 0,3% sui dodici mesi (+1,1 a febbraio). I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,9% (in rallentamento rispetto al +2,5% del mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1% (-0,5% nel mese precedente).A marzo, i depositi del settore privato sono diminuiti del 3,2% sui dodici mesi, in ulteriore calo rispetto al -2,3% di febbraio. La raccolta obbligazionaria è aumentata dell’8,9%, in netta accelerazione rispetto al +3,9% di febbraio.
La stretta monetaria pesa sui finanziamenti di famiglie e imprese. L’ultima analisi della Fabi mostra che le rate nei prossimi mesi potrebbero crescere anche del 65%. Secondo i calcoli di Facile.it, l’ultimo aumento dei tassi della Bce potrebbe portare le rate di un mutuo variabile standard (di importo pari a 200 mila euro con scadenza a 25 anni) a salire del 50% rispetto alla rata di giugno 2022. Secondo le simulazioni, se l’incremento Bce si riflettesse in maniera speculare sull’Euribor, la rata di un mutuo a tasso variabile con queste caratteristiche passerebbe dai 745 euro di giugno scorso a circa 1.099 euro dopo il rialzo di maggio, con un incremento di 354 euro. I futures sull’Euribor inoltre scontano che il tasso a tre mesi arrivi a settembre 2023 al suo picco. In questo caso la rata salirebbe a 1.170 euro, con tassi intorno al 5%.